Ho appena finito di ascoltare la prima puntata di Polvere. È un nuovo podcast italiano. Si tratta di otto puntate per un totale di quasi trecento minuti, tutte subito disponibili. Parla dell’omicidio di Marta Russo, la ragazza uccisa da un solo colpo di pistola il 9 maggio del 1997 in un cortile de La Sapienza di Roma.
Chiara Lalli e Cecilia Sala, sono le autrici del podcast che lo hanno offerto ad Huffpost. Subito mi è venuto in mente Veleno di Pablo Trincia.
Ventitré anni dopo, Chiara Lalli e Cecilia Sala, all’epoca all’asilo d’infanzia o a scuola, hanno ripreso in mano la vicenda e l’hanno ripercorsa con magistrale accuratezza. Già dai primi minuti spiegano la mole di lavoro che gli episodi hanno richiesto.

Le autrici hanno intervistato molti dei protagonisti, hanno usato audio delle udienze, carte processuali, hanno rimesso giù tutte le tessere, col vantaggio della distanza temporale e delle acque ormai chete, e hanno ricostruito il quadro. È un lavoro di notevole professionalità: si tratta infatti di giornalismo d’inchiesta, di alto livello, come lo è la produzione stessa. Anche questa è simile al lavoro pubblicato da La Repubblica, in ogni particolare, come ogni podcast richiede.
La produzione di Polvere è di Emons Record e Miyagi Entertainment, disponibile sulle migliori piattaforme: Spotify, Google Podcast, Apple Podcast, Storytel e Emons, oltre che su Huffpost.